Dai menù ridotti ai food robot, passando per funghi che sanno di carne e location sempre più orientate ad accogliere i cani. Ecco quali sono le previsioni statunitensi per le nuove tendenze food 2022.
- Menù ridotti
- Meno o zero alcool
- Ghost Kitchen
- I food robot
- Cocktail in bottiglia
- I vegetali
- Funghi invece di carne
- Ristoranti dog friendly
Quali sono i food trend della ristorazione per il 2022? Come ogni anno è quasi impossibile stabilire quali saranno i trend legati al food nel settore della ristorazione, ma è anche vero che si possono fare alcune previsioni legate anche a quello che succede oltreoceano.
La pandemia, che procede a singhiozzo, ha certamente segnato anche il tema dei trend che negli ultimi due anni ha preso direzioni inaspettate e certamente innovative.
Il focus sulla sostenibilità non accenna a rallentare e procede veloce nella scelta degli ingredienti, nelle tecniche e soprattutto nella realizzazione di format e ricette a zero spreco.
Ma quali saranno i food trend per il 2022? Vediamoli insieme.
Menù ridotti per grandi e piccoli ristoranti
A qualsiasi livello di ristorazione, dall’osteria al tre stelle Michelin, a causa dei problemi dovuti all’emergenza sanitaria, si sono creati ostacoli di approvvigionamento. La tendenza per il nuovo anno sarà quindi quella di limitare le voci di menu, di fare una ricerca ancora più capillare per garantire una proposta sempre più a km0 con l’obiettivo di valorizzare il territorio a beneficio dell’economia nostrana. Il motto sarà dunque uno: meno scelta e cibo migliore.
Cocktail analcolici e low alcol
Anche il settore del beverage avrà nuovi trend. Non è di certo una novità quella che il mondo della mixology ha ormai introdotto drink low alcol o addirittura analcolici, ma il trend è in crescita esponenziale. Ingredienti nuovi e miscele che mettono sempre più in contatto cucina e bancone sono realtà sempre più concrete in questo settore. Anche qui, si beve meno ma si beve meglio.
Le ghost kitchen
Cos’è una ghost kitchen? Si tratta di una formula nata negli Stati Uniti qualche anno fa che ha permesso lo sviluppo di numerosi format orientati al delivery, al take away e alla fornitura di determinate preparazioni per ristoranti con cucine che non potevano supportarle o sceglievano di non farle. Si tratta dunque di laboratori alimentari che, con la crisi pandemica, hanno preso sempre più piede nei grandi centri urbani. Negli Stati Uniti sono previste 700 nuove aperture nei prossimi cinque anni. Il vantaggio di una ghost kitchen è sicuramente quello della riduzione dei costi: non c’è servizio al tavolo, non servono location per ospitare i clienti e questi soldi possono essere usati dai ristoratori di nuova generazione per promuovere la propria attività sui canali social e non solo.
I food robot
Già negli anni ’50 l’automazione fu motivo di preoccupazione. Questo avvenne prima di scoprirne i benefici. Il primo approccio scettico avviene anche oggi quando si parla di food robot che presto potrebbero aiutare la ristorazione a cucinare uova, colazioni e tanto altro. Il fenomeno del food robot, che attualmente viene visto come una minaccia alla qualità del prodotto finale, se ben programmato e dotato di ingredienti di prima scelta, potrebbe garantire un grande aiuto alle cucine professionali. Staremo a vedere come l’Italia, da sempre legata alla tradizione, accoglierà questo strumento sempre meno fantascientifico.
Cocktail in bottiglia
Sempre nel settore della mixology c’è un’evidente impennata di consumo di cocktail in bottiglia. Il delivery, che negli ultimi due anni ha registrato numeri da capogiro, non è più sinonimo di scarsa qualità del prodotto. Gli ultimi mesi hanno costretto i grandi barman a fare ricerca e a garantire la medesima qualità dei drink serviti al bancone per quelli consegnati a casa. I drink in bottiglia sono quindi un trend in crescita da non sottovalutare.
La risposta è nei vegetali
Carne e pesce vegetale sono tra i prodotti più in trend di questi ultimi anni in cui il cambiamento climatico sta inevitabilmente modificando lo stile alimentare di tutti. Recentemente, alcuni marchi hanno fatto passi da gigante nel creare anche frutti di mare fatti di piante. Alcuni sviluppi che ci incuriosiscono? Uno straordinario sashimi di “salmone” e “tonno” di un noto brand americano, una pancetta di funghi che sembra uguale a quella vera e una salsa di bufalo a base vegetale. Abbiamo anche visto Gordon Ramsey fare la pancetta vegana su TikTok. Il 2022 dovrebbe portare alla luce ancora più prodotti di “carne” e “frutti di mare” a base vegetale, rendendo la dieta vegetariana sempre più raggiungibile, gustosa e sostenibile.
Funghi come sostituti della carne
Come abbiamo detto al punto precedente, la tendenza sarà quella di moderare gli ingredienti a base animale in favore dei vegetali. Sempre più persone sono alla ricerca di sostituti della carne sani e gustosi. Ed è qui che entrano in gioco i funghi grazie alla loro consistenza e alla loro tendenza ad assorbire molto bene il gusto di spezie ed erbe aromatiche. Ed è per questo che nel 2022 ci aspettiamo di vedere un’impennata di ricette che chiamano i funghi a sostituire la carne.
Ristoranti sempre più dog friendly
In America, da sempre terra che detta legge in fatto di trend, si chiama pandemic puppy ed è traducibile con quel rapporto viscerale che si è stretto durante i vari lockdown e lo smart working con il proprio cane. L’ansia da separazione, dopo quasi due anni di contatto costante, è un tema che deve essere approfondito certamente da comportamentisti e psicoterapeuti, ma il risultato di questo atteggiamento è senza dubbio importante anche per il settore della ristorazione. I proprietari di cani tendono a portarli ovunque per non separarsene e i ristoranti non sono luoghi di certo esclusi. Quindi il 2022 si prospetta l’anno dei dehor adatti ad accogliere anche i cani, delle ciotole d’acqua personalizzate e chissà quale altra novità per gli amici scodinzolanti.
Ma la costante sarà ristoranti sempre più digitali per risparmiare tempo. Scopri di più