Il Granchio Blu è diventato in poco tempo una specie invasiva (detta anche aliena) arrivata dalle coste atlantiche americane nei nostri mari arrecando diversi problemi alla pesca e alle specie locali. Infatti, questo crostaceo, è particolarmente famelico di prede come molluschi e pesci piccoli e ciò sta causando enormi problemi alla fauna locale. Si sta infatti verificando la distruzione di allevamenti di cozze e vongole in particolar modo. Il granchio blu riesce perfino a tagliare le reti dei pescatori e cibarsi del pescato causando un danno economico ingente.
La regione del Veneto insieme all’Emilia Romagna ha richiesto lo stato di emergenza. È attualmente il protagonista in molte cucine di tutta Italia e sui social il granchio blu sta spopolando e sempre più persone sono curiose di assaggiarlo. Questo crostaceo può essere una grande opportunità economica per i ristoranti.
Il granchio blu dunque non risulta avere alcun antagonista al momento, a parte l’essere umano. In questo articolo, vi daremo maggiori informazioni sul granchio blu da sapere prima di inserirlo nel menù.
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- È davvero buono il granchio blu?
- Creazioni innovative a base di granchio blu
- Scegliere il granchio blu è sostenibile
- Fornitori di granchio blu per la ristorazione: meglio fresco o congelato?
- Il futuro del granchio blu nella gastronomia italiana
È davvero buono il granchio blu?
Il granchio blu è apprezzato per la sua carne tenera, dolce e delicata ma comunque con un gusto più deciso rispetto al comune granchio e che può ricordare, soprattutto il retrogusto, quello dell’astice. Oltre a questo, la caratteristica che affascina di più è probabilmente il colore blu il quale stupisce e meraviglia i commensali che si perde però quando viene cucinato: diviene infatti rosso. Il granchio blu sia nei nostri mari già da qualche anno ma è soprattutto in questo ultimo periodo che viene cucinato e proposto nei ristoranti italiani. Questa è una specie aliena che sta piacendo molto anche ai commensali sia per un discorso di curiosità che un’attenzione alla sostenibilità.
Creazioni innovative a base di granchio blu
Il granchio blu è sia servito per piatti tradizionali come sostituto del granchio tradizionale ma si sta anche sperimentando un po’ con nuove opzioni per andare ad utilizzare maggiormente questo ingrediente. Un esempio è il granchio blu alla catalana, ovvero bollito e servito con verdure crude.
Con il carapace, invece, è possibile preparare eccezionali brodi e fondi. Inoltre, il granchio blu può essere servito anche crudo dove si esalta maggiormente il colore blu che attraverso la cottura tende a cambiare colore e diventare arancione/rossastro.
Invece per ricette più creative si può pensare ai tacos, ravioli cinesi, polpette oppure i Bao, il tipico pane ripieno Cinese cotto al vapore.
Anche le uova di granchio blu possono essere usate per svariate ricette: topping per sushi, abbinamento con formaggi (soprattutto cremosi) e come ingrediente per ripieni, salse e condimento. Un esemplare femmina di granchio blu può produrre fino a 2 milioni di uova.
Il granchio blu, dunque, è buono sia per pietanze estive che invernali ed è anche questa sua grande versatilità a conquistare sempre più chef e ristoratori.

Scegliere il granchio blu è sostenibile
Essendo una specie invasiva e problematica per l’habitat in cui si trova, risulta positivo mangiare questo crostaceo dal punto di vista di sostenibilità ambientale. Infatti, diminuendo il numero di individui di granchio blu si contribuisce al benessere della fauna locale e al mantenimento della biodiversità.
Prelevare e cucinare specie aliene è positivo soprattutto in questo periodo dove risulta necessario iniziare a trovare specie animali e tipologie di allevamenti che possano contribuire a ridurre l’impatto ambientale della produzione del cibo.

Fornitori di granchio blu per la ristorazione: meglio fresco o congelato?
Il granchio fresco è catturato e venduto immediatamente dopo la sua cattura. Questo tipo di granchio è noto per conservare il suo sapore e la sua consistenza originale. È ideale per piatti che richiedono un sapore fresco e naturale. È spesso cucinato in preparazioni come insalate di granchio, primi, secondi e piatti a base di frutti di mare.
Il granchio congelato, invece, viene sottoposto a un processo di congelamento per preservarlo a lungo termine. Il granchio congelato può essere conservato per un periodo più lungo rispetto a quello fresco ma potrebbe perdere leggermente in termini di qualità, di sapore e di consistenza. Il granchio blu congelato è più conveniente e può essere utilizzato in una varietà di piatti, ma è spesso preferito in preparazioni in cui il sapore e la texture originali non sono fondamentali, come in zuppe, stufati o ripieni.
Scegliere il granchio blu fresco o congelato dipende quindi da diversi fattori che ogni ristoratore e chef dovrebbe tenere in considerazione.
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Il futuro del granchio blu nella gastronomia italiana
Il granchio blu sta smuovendo il panorama culinario con la sua versatilità, il sapore e la capacità di adattarsi a diverse cucine. Sembra essere destinato a diventare un elemento fisso nei menù dei ristoranti della regione Veneto, quella attualmente più colpita, ma non solo. L’attenzione ora è rivolta a come gli chef decideranno di valorizzare questo prodotto e quali saranno le prossime ricette a base di granchio blu.
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