Intervista a Umberto Pavano di Slow Sud

Slow sud

Slow Sud è nato da quattro soci che si bilanciano, un dream team che mette insieme diverse competenze per una condivisa visione imprenditoriale. Il loro intento? Portare la cucina tradizionale meridionale a Milano.  Slow Sud è riuscito a spopolare con diversi punti vendita e ristoranti diventando anche il vincitore del programma 4 Ristoranti per il miglior Delivery a Milano. 

Slow sud come nasce e com’è evoluto nel tempo? 

Slow Sud inizia con una proposta totalmente diversa: prima era solo street food. Facevamo per lo più panini e c’erano solo un paio di piatti come la pasta alla Norma era il nostro must. Ci siamo poi resi conto che potevamo proporre una ristorazione più classica e ci siamo ispirati anche ad altri modelli di ristorazione a Milano dove ci sono tanti esempi. Abbiamo dovuto studiare per capire e utilizzare le migliori tecniche di conservazione per mantenere sempre la qualità molto alta. È stato un processo impegnativo ma ora siamo soddisfatti del risultato.

Siamo tornati a fare qualcosa di più tradizionale: abbiamo voluto ridare vita e riproporre le ricette nate da ingredienti poveri. Il piatto così ti racconta sempre una storia e a noi piace che la cucina sia emozione, sentimento, ricordi.

Ci racconti una storia su un piatto?

La pasta con le sarde è nata perché le famiglie dei pescatori avevano voglia di un piatto a base di pesce che non costasse molto. Le sarde erano abbastanza reperibili e a basso costo, quindi è nato questo piatto. Però c’erano delle persone ancora più povere che non potevano permettersi nemmeno le sarde e così hanno inventato la stessa pasta ma senza il pesce usando il finocchietto, l’uva passa e i pinoli. Il nome è ‘pasta con le sarde a mare’ perché le sarde sono rimaste nel mare. Queste storie sono belle da raccontare con il piatto. 

Umberto raccontaci un po’ di te

Sono arrivato a Milano 12 anni fa per studiare traduzione e poi ho lavorato sempre nel settore. Però poi, avendo da sempre la passione per la cucina, ho abbandonato parzialmente il lavoro di traduttore e mi sono buttato in questa avventura dal 2017. 

Quando hai fatto il salto cosa ti aspettavi e cosa non ti aspettavi?

Mi aspettavo che fosse faticoso, avevo già lavoricchiato come cameriere e barista un po’ durante l’università, avevo già una certa confidenza. Ora però ho maggiori responsabilità e quindi anche maggiore peso lavorativo ed è vero che è faticoso però è anche molto più divertente.

Come riesci ad equilibrare vita lavorativa e personale?

Mi sono iscritto ad una scuola di musica, ho ripreso il pianoforte che non suonano da anni e ho iniziato da zero il violino. Mi sono imposto questi appuntamenti settimanali che sono il mio momento di stacco totale. O studio, o vado a lezione o suono con altri ragazzi.

Fotografia attuale di Slow Sud e gestione

Al momento abbiamo 3 punti vendita, 2 ristoranti e 1 punto delivery. La gestione è impegnativa ma siamo riusciti a creare una realtà equilibrata. È un lavoro pesante ma gli orari di base vengono rispettati per dare a tutti il tempo di staccare. Il fatto di avere più locali ci ha aiutato a gestire meglio il personale. Quando qualcuno sta male vediamo se in un altro locale abbiamo più personale da far spostare. 

Com’è avere più locali per l’ottimizzazione rispetto ad averne solo uno, quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Vantaggi: abbiamo fin da subito centralizzato la produzione, produciamo tutto a Monza nel laboratorio. Questa cosa ci aiuta a snellire i processi nei punti vendita. Un esempio è la salsa di pomodoro che invece di farla tutti i giorni in ogni locale, lo fai in un unico punto e lo distribuisci. In questa maniera si ottimizza il lavoro. Inoltre il nostro modello è costante, chi mangia la parmigiana qui sa che è la stessa che potrà ritrovare in un altro punto vendita. 

Svantaggi: ogni punto vendita ha dei problemi quindi raddoppiando i punti vendita, raddoppi anche i problemi.

Che rapporto avere con i dipendenti?

Da noi l’ambiente non è pesante e si crea un bel rapporto. Lavoriamo molto con i giovani anche stagisti di scuole alberghiere. Alcune volte ci sono delle persone così promettenti che le responsabilizziamo il più possibile. Quando iniziamo un nuovo rapporto lavorativo non ci focalizziamo su quello che già sa fare una persona ma su quello che ti mostra di voler imparare. Se non ha la voglia di crescere, continuerà a fare solo quello che conosce rispetto a qualcuno sempre pronto a mettersi in gioco.

Avete vinto i 4 ristoranti: quanto ha impattato il fatto di andare in tv su Slow Sud?

Nelle settimane successive i 4 ristoranti eravamo in lockdown, si faceva solo delivery e asporto, avevamo messo su una struttura progettata sul delivery. Ricordo che il primo sabato dopo la messa in onda, alle 8 di sera abbiamo dovuto chiudere il sito degli ordini perché eravamo già colmi. Non collaboravamo con le piattaforme quindi era fatto tutto internamente con i nostri rider pagati a ore e non a consegna. Abbiamo forse sottovalutato la situazione, ci eravamo preparati ma non abbastanza.

Cosa avete provato e volete consigliare perché con voi in Slow Sud ha funzionato?

Sicuramente il contatto con il cliente anche con il delivery. Se qualcosa non va nel locale, un cliente è insoddisfatto si può sempre cercare di rimediare. Con il delivery è difficile. Abbiamo cercato però di fare questo: mandare un messaggio whatsapp qualche ora dopo l’ordine per chiedere come fosse andata. 

Cerchiamo sempre di ascoltare qualsiasi feedback. Quando ci sono problemi cerchiamo di provvedere con rimborsi o sconti personalizzati. Ci permette di avere una seconda possibilità.  È successo molte volte che se con il delivery qualcosa andasse storto e se non avessimo fatto nulla avremmo perso il cliente. 

slow sud

Cosa cercate di fare con i prodotti, dove li prendete e come Deliveristo si lega alle vostre necessità?

Cerchiamo sempre di mantenere l’origine dei prodotti tipici. Qualche formaggio stagionato, la ricotta salata o i pomodori cerchiamo di reperirli dal Sud Italia. Per questo Deliveristo ci ha dato una bellissima mano. Mi sorprendo come potessi da una sola piattaforma ordinare da 5 fornitori, ora sono quasi 20. 

La piattaforma è assolutamente capillare: ci sono tanti fornitori di qualsiasi materia prima, fascia di prezzo e tipologia. Snellisce il lavoro perché ti toglie l’incombenza di dover sempre contattare e richiedere i listini.

Devo confessare che qualche sera, che non ho nulla da fare, mi metto a sfogliare i listini di fornitori a caso come spunto di creatività. Trovi un ingrediente che non sapevi che potevi reperirlo così facilmente e da lì ti parte l’idea di un piatto. 

Scritto da Erica Fifield

3 Ago, 2023

Articoli recenti

Fornitori di Granchio Blu – Aggiungilo al tuo menù

Fornitori di Granchio Blu – Aggiungilo al tuo menù

Il Granchio Blu è diventato in poco tempo una specie invasiva (detta anche aliena) arrivata dalle coste  atlantiche americane nei nostri mari arrecando diversi problemi alla pesca e alle specie locali. Infatti, questo crostaceo, è particolarmente famelico di...

Prodotti e alimenti senza glutine per Pizzerie e Ristoranti

Prodotti e alimenti senza glutine per Pizzerie e Ristoranti

I piatti senza glutine sono sempre più richiesti dai clienti e il mercato dei prodotti gluten free sta aumentando sempre più. Non è solamente la celiachia la responsabile di questo cambiamento ma lo sono anche le intolleranze e le scelte personali che portano a non...

Come calcolare e abbassare il food cost

Come calcolare e abbassare il food cost

Sempre più si parla di food cost nei ristoranti e il motivo è semplice: saper calcolare il food cost permette di risparmiare e avere un maggiore margine sulle vendite. I numeri sono sempre più importanti anche nel settore Ho.Re.Ca. e saperli gestire al meglio è...

5 azioni per rendere il tuo ristorante più sostenibile

5 azioni per rendere il tuo ristorante più sostenibile

Perché la sostenibilità è importante e quale valore aggiunto porta al tuo locale? Il problema del cambiamento climatico e dello sfruttamento eccessivo delle risorse limitate sta aumentando il bisogno di attuare delle modifiche nelle aziende portando all’ottimizzazione...

È la fine dei menù degustazione?

È la fine dei menù degustazione?

Parliamo di tasting menu: quando funziona, quali sono le cose a cui fare attenzione e come sarà il suo futuro "Sarà la fine del cucinare con le pinzette?" twitta Cathy Erway, Food Writer internazionale, alla notizia della chiusura di uno dei grandi nomi della...

Stress e ansia in cucina: cosa sono e come affrontarli

Stress e ansia in cucina: cosa sono e come affrontarli

Quando si lavora a contatto con il pubblico, soprattutto in un ambito come quello della ristorazione, non sempre è facile sostenere e gestire le dinamiche interpersonali e intrapersonali come lo stress e l'ansia.   D’altronde, la gestione di un ristorante è molto...

Chilometro zero? Come valorizzarlo nel menù

Chilometro zero? Come valorizzarlo nel menù

Valorizzare il chilometro zero Chilometro zero e i suoi vantaggi Proviamo col chilometro vero Un cliente felice è un cliente che ritorna I fornitori intorno a me Valorizzare il chilometro zero Non esiste una scienza esatta per determinarne una perfetta riuscita....

Frollatura del pesce: cosa sapere

Frollatura del pesce: cosa sapere

La frollatura del pesce: tutto quello che c'è da sapere Scopri di più sulla frollatura del pesce: Cos'è e perché si frolla il pesce? Come fare la frollatura del pesce Qual è la differenza tra frollare il pesce o la carne? Fresco è sempre meglio? La storia della...

Ristorazione 2.0 – Anche gli Chef ordinano con un click

Ristorazione 2.0 – Anche gli Chef ordinano con un click

Quanto tempo perdi ogni giorno per ordinare le forniture per il tuo locale?Ogni giorno devi controllare il frigo, le celle e le dispense, ordinare la frutta dal Fornitore A e la carne dal Fornitore B, pagare e contabilizzare la fatture del Fornitore A e quella del...

Scopri i migliori fornitori e prezzi per la tua hamburgeria

Scopri i migliori fornitori e prezzi per la tua hamburgeria

Che tu sia un ristoratore o uno chef di un hamburgeria sai quanto sia importante fornire burger di alta qualità al giusto prezzo. Per garantire un prodotto costante nel tuo menù è quindi necessario scegliere con cura i propri fornitori. L’equilibrio di un ottimo...

Intervista a Giuseppe Buscicchio di Unilever Food Solutions

Intervista a Giuseppe Buscicchio di Unilever Food Solutions

Amore per il mondo della ristorazione fin dai primordi, Giuseppe è uno chef che si è formato attraverso anni di esperienza in ambiti diversi, dall’alta ristorazione, alla banchettistica sono solo alcuni esempi. La determinazione l’ha portato ad una veloce crescita...

Articoli correlati

Intervista a Giuseppe Buscicchio di Unilever Food Solutions

Intervista a Giuseppe Buscicchio di Unilever Food Solutions

Amore per il mondo della ristorazione fin dai primordi, Giuseppe è uno chef che si è formato attraverso anni di esperienza in ambiti diversi, dall’alta ristorazione, alla banchettistica sono solo alcuni esempi. La determinazione l’ha portato ad una veloce crescita...

Intervista allo chef Francesco Sperandeo di Domus Steak

Intervista allo chef Francesco Sperandeo di Domus Steak

Un percorso particolarmente inusuale, è questo che caratterizza la storia dello Chef Francesco Sperandeo di Domus Steak. Dopo quasi 20 anni nel mondo del cinema, Francesco ha deciso di seguire una delle sue più grandi passioni famigliare: la ristorazione. Domus Steak...

Intervista a Alessandro di Sowl 

Intervista a Alessandro di Sowl 

Nata alle Hawaii la pokè è ora uno dei trend mondiali più discussi e su cui si sta investendo molto e di cui fa parte anche Sowl. In Italia è esploso: 117% di crescita e un fatturato di oltre 300 milioni di euro solo nel 2022, un tasso di crescita tre volte rispetto...

Deliveristo blog logo footer

Il mercato dei fornitori per la ristorazione

+39 348 590 3632

Seguici su

Copyright 2023 Deliveristo S.p.A. – P.IVA: 10005280960 – Via Giuseppe Mazzini, 9, 20123 Milano, Italia